Libertà e Cooperazione: la Non-Aggressività dei Fore della Nuova Guinea

Libertà e Cooperazione: la Non-Aggressività dei Fore della Nuova Guinea

La credenza comune porta a pensare che l’aggressività sia un carattere inscindibile della natura umana, che porta l’essere umano a comportarsi in modo violento ed aggressivo nei confronti dei propri simili, sfruttandoli e sottomettendoli. Come prova di questa tesi del carattere essenzialmente votato all’aggressività dell’essere umano, alcuni sostengono che i primi tratti aggressivi siano emersi nelle comunità dedite alla caccia e alla raccolta. Questi tratti aggressivi sarebbero stati funzionali ai cacciatori-raccoglitori per garantirsi la propria sopravvivenza e utili per il loro stile di vita incentrato sulla caccia. Ma possiamo davvero credere che questa visione estremamente negativa del carattere dell’essere umano sia comune a tutte le società umane in ogni epoca storica?

L’antropologo Richard Sorenson studiando i Fore della Nuova Guinea smentisce questa credenza diffusa, individuando due caratteri fondamentali che stanno alla base dell’organizzazione sociale di questo popolo: la cooperazione e la libertà.

Innanzitutto devo descrivere brevemente chi sono i Fore. I Fore sono un popolo di cacciatori.orticoltori stanziata nell’odierna Nuova Guinea che basano la loro esistenza e sopravvivenza sulla caccia, la raccolta e la coltivazione. Infatti i Fore rappresentano l’esempio perfetto del passaggio da uno stile di vita basato interamente sulla caccia e la raccolta ad uno protoagricolo incentrato sull’orticoltura, che comporta l’emergere di un nuovo modello di organizzazione sociale e una modifica del comportamento economico.

Come ho riportato sopra, Sorenson individua nella libertà e nella cooperazione, due tratti caratteristici della società Fore. Mentre noi occidentali siamo portati a pensare che libertà e cooperazione possono essere due categorie antitetiche, per i Fore l’elevato livello di libertà individuale non porta ad un egoismo/individualismo sfrenato, bensì sta alla base delle relazioni personali estremamente cooperative tipiche della loro società.

Per comprendere ed evidenziare meglio questi due caratteri che contraddistinguono la società e lo stile di vita Fore, Sorenson si concentra sulla socializzazione primaria dei bambini. I bambini più piccoli restano in contatto corporeo costante con le proprie madri, poichè il grembo materno funge da centro della vita infantile e per questo i bambini non vengono lasciati da parte nemmeno durante lo svolgimento delle attività quotidiane. Questo continuo contatto fisico con la madre e i familiari rende possibile la soddisfazione immediata dei bisogni basilari degli infanti, sviluppando una sorta di “linguaggio del contatto fisico” che impedisce la manifestazione di frustrazione infantile o esplosioni di rabbia. Questa comunicazione tattile attraverso l’ininterrotto contatto fisico è funzionale dunque all’espressione e alla soddisfazione dei principali problemi del bambino, ovvero il nutrimento e la sicurezza. Possiamo evidenziare come, grazie a questa relazione basata sul contatto fisico, emerga all’interno della società Fore un carattere fortemente votato alla cooperazione e relazioni umane di tipo consensuale, creando così un ordine sociale fortemente egualitario.

All’interno della società Fore viene concesso un elevato grado di libertà individuale ai bambini fin dai primi anni dell’infanzia, e ciò permette loro di sviluppare un’attività esplorativa seguendo i propri interessi e la propria iniziativa, senza nessuna interferenza o sorveglianza da parte degli adulti. Nonostante venga garantita questa elevata libertà individuale, i bambini raramente si fanno del male o procurano dolore ai propri coetanei. Fin dalla prima infanzia, i bambini Fore sono liberi di esplorare le attività e gli oggetti che attraggono la loro attenzione, il loro interesse e la loro curiosità.  Essendo in contatto fisico continuo con gli adulti impegnati nei compiti quotidiani e disponendo di libertà individuale, i piccoli apprendono facilmente le forme comportamentali e di reazione che caratterizzano la cultura Fore. L’approccio estremamente cooperativo tipico della cultura Fore deriva inoltre dalla sintonizzazione sociosensuale con i coetanie, con cui procede l’apprendimento dei bambini.

I Fore presentano un approccio totalmente non-autoritario nell’allevamento e nella socializzazione dei bambini, e questo permette l’emergere di una personalità esplorativa, curiosa, non repressa e funzionale alla cooperazione che caratterizza la loro organizzazione sociale egualitaria. Inoltre è praticamente assente la manifestazione di ira o rabbia da parte degli adulti, i quali ignorano completamente il rimprovero o la punizione nei confronti dei bambini, reagendo ai rari atteggiamenti ed azioni ostili dei più piccoli in modo divertito ed interessato.

Perciò per concludere, posso solamente sottolineare che i Fore sono uno degli svariati esempi che permettono di smentire il pensiero comune che vede l’essere umano aggressivo e violento per natura, dimostrando che l’aggressività è un carattere culturale che si impara attraverso le prime forme di socializzazione e non una essenza comune a tutte le culture, società e popoli, in quanto è possibile educare alla non-aggressività, alla libertà e alla cooperazione.anga-mummies-cliff

Pubblicato da Stefano

Chi sono? Domanda troppo difficile a cui rispondere. Per farla il più semplice possibile mi chiamo Stefano, sono una creatura selvatica di 28 anni e da che ho ricordo amo stare all'aperto, a contatto con l'ambiente naturale e soprattutto camminare nei boschi e in montagna. Il grande gioco della vita mi ha portato sui sentieri dell'educazione in natura e della pedagogia del bosco, ambito in cui sono attualmente in formazione. Prima di questo ho fatto tante cose, alcune più interessanti di altre e ho seguito quasi sempre i miei interessi, le mie passioni e la mia motivazione intrinseca, dall'antropologia alla controcultura punk per citare due degli ambiti che mi hanno formato come individuo negli ultimi dieci anni della mia vita, sempre accompagnato da una profonda tensione anarchica, una spontanea coscienza ecologista, una radicale critica alla civilizzazione e la curiosità verso tutte le forme in cui si incarna e manifesta la selvatichezza e il non-addomesticamento dell'essere umano, degli animali e della natura.