È un pomeriggio limpido quando l’aria si riempie di sassi e di fumo. Brucia da dentro perché oggi siamo dalla stessa parte. È il prezzo che si paga a stare dalla stessa parte. È sentire la paura, è sentire il coraggio. Non separarli mai. È fuggire, è sfidare. Non arrenderti mai.
Ludd – La Frontiera
Sono le undici meno due minuti di una sera di fine gennaio e, casualmente, mi ritrovo a guardare una foto salvata sul pc che mi riporta alla mente momenti intensi di lotta, di emozioni vere che le parole non riuscirebbero mai completamente a trasmettervi e persone di cui ricordo meglio il suono della voce e lo sguardo piuttosto che il nome. Una foto che fa riaffiorare in me i ricordi di quella tre giorni di campeggio contro la frontiera avvenuti nel maggio del 2021 a Claviere, organizzati da quei/quelle compagnx che hanno gravitato attorno ai rifugi occupati tra Claviere e Oulx prima dei loro sgomberi e che ancora oggi si organizzano per resistere e sferrare l’attacco alle frontiere, ai confini e al sistema sbirresco che li difende, per la libertà di movimento di ogni persona. Sono vivi e ancora incendiari i ricordi di quei momenti di incontro e scambio con persone affini e complici nelle tensioni e nell’agire, gli attimi di rivolta giocosa e gioiosa tra i boschi con la gendarmerie schierata in tenuta antisommossa, il fumo dei lacrimogeni sparati ad altezza uomo e manganelli riportati all’accampamento come trofeo di guerra, di condivisione e convivialità, di chiacchiere informali e riflessioni arricchenti, di pasti cucinati insieme e condivisi, di legna tagliata sotto la pioggia incessante e del fango che ha accompagnato buona parte di quel campeggio, non dando tregua alle mie gambe e ai miei vestiti. Passare la montagna, combattere la frontiera. Riecheggia ancora nelle mie orecchie una frase udita tra gli alberi e il fumo, tra quei boschi di frontiera, mentre si incrociano i nostri sguardi con quelli infami e nemici della sbirraglia francese: <<Non è la mia rivolta se non posso giocare e divertirmi>>. Ricordi vividi e brucianti di passione, ora come quei giorni che sembrano ormai troppo lontani, sia nel tempo che nello spazio. Ancora sui margini di sentieri scoscesi, ci rincontreremo tra i boschi quando delle frontiere non resterà che un infame ricordo. Questi pensieri senza capo nè coda sono per chi va per sentieri con passo leggero e furtivo, per te compagna, fratello, sconosciuto.